
WOKINGHAM, UNITED KINGDOM - JULY 10: (EMBARGOED FOR PUBLICATION IN UK NEWSPAPERS UNTIL 24 HOURS AFTER CREATE DATE AND TIME) Princess Charlotte of Cambridge plays football as she attends the King Power Royal Charity Polo Match, in which Prince William, Duke of Cambridge and Prince Harry, Duke of Sussex were competing for the Khun Vichai Srivaddhanaprabha Memorial Polo Trophy at Billingbear Polo Club on July 10, 2019 in Wokingham, England. (Photo by Max Mumby/Indigo/Getty Images)
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La piccola Charlotte inizierà la scuola. Frequenterà la Thomas’s Battersea School di Londra, la stessa che ha accolto il fratello un paio di anni fa. Sono indimenticabili le immagini di George, mano nella mano con il suo papà, che fa il suo ingresso, con lo sguardo un po’ impaurito. Kate era assente, perché in quel periodo era in attesa di Louis e soffriva di forti nausee.
La situazione ora è diversa. Tocca a Charlotte, 4 anni ed allieva della Willcocks Nursery School. Sarà una passaggio importante per la principessa, nota per essere una ribelle che ama non rispettare il protocollo, proprio come una bambina qualsiasi.
La piccola, probabilmente, sarà accompagnata da Kate Middleton e sono già previste le fotografie del primo giorno di scuola. Il direttore Simon O’Malley ha commentato:
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«Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a lei e a tutti i nuovi bambini che hanno scelto la nostra scuola».
L’istituto è molto prestigioso: costa 18 mila sterline l’anno. I bambini sono obbligati a indossare la divisa (le bimbe devono avere i capelli ben legati) e a seguire molti corsi, tra cui musica, ballo, lingue straniere, giardinaggio. E cosa ancora più interessante: i bambini non devono avere un amichetto o un’amichetta del cuore. Il motivo? L’obiettivo è imparare a stare con tutti e fare squadra. Certo, non è semplice.
Per George l’anno sarà ancora più impegnativo. Oltre alle lezioni, dovrà ritagliarsi per lo studio qualche momento tutte le sere.
“Ai bambini viene chiesto di diventare più responsabili nel secondo anno; questo può iniziare con i bambini che registrano i loro compiti nei loro diari. Questa crescente indipendenza consente una transizione senza intoppi alla scuola di preparazione”