Un dolce ogni tanto non fa male ai bambini: ecco cosa dicono i nutrizionisti sullo zucchero, come gestire le abitudini alimentari.
Negli ultimi anni lo zucchero è diventato il grande “mostro” dell’alimentazione infantile. Molti genitori, nel tentativo di proteggere i figli, impongono regole ferree e divieti assoluti, temendo che anche un biscotto possa compromettere la salute. Ma la scienza invita a guardare la questione con più equilibrio.
La professoressa Rachel Woods, docente di Fisiologia all’Università di Lincoln, ha spiegato che un consumo occasionale di dolci non nuoce alla salute, se inserito in un contesto di alimentazione bilanciata e movimento quotidiano. “Non è il singolo dolcetto a fare la differenza spiega ma l’abitudine a eccedere ogni giorno”.
Cosa dice davvero la scienza sullo zucchero ai bambini
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che gli zuccheri “liberi” (quelli aggiunti a cibi e bevande) restino sotto il 10% dell’apporto calorico giornaliero, meglio se sotto il 5%. In termini pratici, significa circa 10 grammi al giorno per i bambini piccoli e fino a 30 grammi per gli adolescenti. Un lecca-lecca o una piccola manciata di caramelle possono far superare facilmente questa soglia, ma il punto non è vietarli. È invece insegnare ai bambini a riconoscere e gestire il consumo di zuccheri, proprio come si fa con il tempo davanti allo schermo o con il sonno.
Molte paure legate allo zucchero derivano da convinzioni difficili da sradicare. Ecco cosa chiariscono i nutrizionisti:
- Lo zucchero rende iperattivi – Falso. Gli studi dimostrano che l’eccitazione dei bambini dopo aver mangiato dolci è spesso legata all’ambiente (feste, gioco, entusiasmo), non allo zucchero stesso.
- Dà energia immediata – Parzialmente vero. Lo zucchero fornisce energia rapida, ma l’organismo regola i livelli di glucosio evitando picchi eccessivi.

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- Un dolce la sera rovina il sonno – Non sempre. È più probabile che a disturbare il sonno sia la sovraeccitazione di eventi come Halloween che il contenuto zuccherino in sé. Tuttavia, un consumo elevato e costante può ridurre la qualità del riposo nel tempo.
- Vietare i dolci li fa desiderare di più – Vero, se il divieto è rigido. I bambini imparano il valore del cibo anche attraverso la libertà controllata: concedere qualche sfizio aiuta a costruire un rapporto sano con l’alimentazione.
Gli esperti raccomandano un approccio pratico: niente proibizioni assolute, ma regole chiare e coerenti, come offrire i dolci dopo i pasti principali, non a stomaco vuoto. Limitare le bevande zuccherate e i dolci confezionati quotidiani. Sfruttare le occasioni speciali feste, weekend o gite per concedere uno “strappo”. Soprattutto, dare l’esempio: i bambini imparano guardando, non ascoltando prediche.
Non dobbiamo insegnare ai bambini ad avere paura del cibo, ma a conoscerlo. Solo così cresceranno con equilibrio, senza trasformare una merendina in un tabù.

 Stop al terrore dello zucchero: ecco perché un piccolo strappo alla regola sui dolci non danneggia la salute dei bambini - bebeblog.it
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