Serena Williams ha paura di non essere una buona madre

Serena Williams è una delle tenniste più forti di sempre, da quando è diventata mamma però condivide anche le sue fragilità e le debolezze che ce la fanno apparire molto umana e quasi come un’amica. Serena Williams ha condiviso più volte le sue debolezze di madre, la paura di non essere all’altezza, di non riuscire a conciliare la carriera sportiva con la crescita della figlia, ma anche la scelta quasi obbligata di smettere di allattare per potersi allenare da atleta professionista quale è.

In occasione della “Conference Pennsylvania For Women” Serena Williams ha raccontato le sue paure di madre e credo che siano pensieri che attraversino la mente di tutte le donne che si trovano nel difficile ruolo di madre. Serena Williams ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Serena Williams]“Ho paura di non essere una buona madre. Mi chiedo sempre se quello che faccio è giusto. Noi tutte viviamo emozioni diverse con la maternità: personalmente, spesso non mi sento a mio agio. Per questo ho deciso di parlarne in pubblico”.[/quote]

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La tennista americana però sottolinea sempre l’appoggio e l’aiuto del marito, Alexis Ohanian e in Pennsylvania ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Serena Williams]“Mi ha assicurato che sto facendo un buon lavoro, e me lo ha ridetto quando sono tornata a giocare”.
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Quando nasce un bambino è normale sentirsi inadeguati, essere spaventati e avere paura di non riuscire a fare tutto al meglio, ma bisogna organizzarsi, accettare di non essere perfette e smettere di ascoltare i consigli non richiesti di tutte le presunte madri perfette.

Serena Williams conclude il suo intervento alla Conference Pennsylvania For Women con una dedica alla piccola Alexis Olympia Ohanian Jr.:
[quote layout=”big” cite=”Serena Williams]“Ti proteggerò sempre. Ti difenderò. Ti guiderò. Sarò sempre con te, perché sono nata per essere tua madre. Ti voglio bene come non mi era mai successo. E ringrazio Jehovah tutti i giorni per te”.[/quote]

Serena William dimostra che non serve fingersi perfette, ma anzi condividere le proprie debolezze aiuta a confrontarsi con gli altri ed è come se ci si trasmettesse coraggio e forza a vicenda con una fortissima empatia.

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