Cronaca Gravidanza

Fecondazione eterologa, le ragioni della sentenza della Consulta

fecondazione eterologasperm and egg cell on hologram

Proprio alcuni mesi fa, ad Aprile per l’esattezza, la Corte Costituzionale aveva stabilito che la Legge 40 è assolutamente incostituzionale. Tale legge aveva infatti fino ad ora creato non pochi problemi alle coppie che desideravano sottoporsi alla fecondazione eterologa e fare dunque ricorso ad un donatore esterno per poter diventare genitori, una scelta che – come si legge nella sentenza 162/2014 della Consulta, depositata proprio oggi – non è altro che “espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi”.

A causa della dibattuta Legge 40 sono state molte le coppie che, in questi anni, si sono rivolte all’estero per poter riuscire a realizzare il proprio sogno di diventare genitori. In Italia sarebbero infatti ben 9000 le coppie infertili che desiderano avere finalmente un bambino, ed ogni anno, ben 2.500-2.700 coppie si recherebbero all’estero, per sottoporsi alla fecondazione eterologa.

Tuttavia, con la sentenza dello scorso 9 Aprile, la Cassazione vuole finalmente sottolineare e garantire un diritto inalienabile.

“La determinazione di avere o meno un figlio, anche per la coppia assolutamente sterile o infertile, concernendo la sfera più intima ed intangibile della persona umana, non può che essere incoercibile, qualora non vulneri altri valori costituzionali”, spiega la Cassazione. Ed una simile decisione, come spiegano i membri della Consulta, non crea alcun vuoto normativo.

Detto questo, fra le motivazioni della sentenza si sottolinea che il ricorso alla fecondazione eterologa è possibile esclusivamente solo nel caso in cui “sia stata accertata l’esistenza di una patologia che sia causa irreversibile di sterilità o di infertilità assolute”, cause che andranno naturalmente accertate e diagnosticate dai medici competenti.

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via | Repubblica

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