
Una storica sentenza chiarisce i problemi tra ex coniugi - bebeblog.it
Quando l’amore finisce, ma i doveri restano: la legge non lascia scampo e rimette in riga i genitori che non la rispettano.
Secondo una recente sentenza, una madre dovrà pagare 200 euro al giorno per ogni volta in cui impedirà al figlio di vedere il padre. Un padre, invece, è stato condannato a 100 euro quotidiani per ogni giorno in cui non versa il dovuto mantenimento alla ex compagna.
È questa la doppia sanzione imposta dal tribunale di Verona, in un caso che mette in luce tutta la delicatezza dei rapporti familiari dopo una separazione. Al centro del provvedimento non ci sono gli ex coniugi, ma i figli, spesso vittime silenziose di una guerra a cui non hanno scelto di partecipare.
Una legge che mette al sicuro i più piccoli
Finalmente l’ordinamento giuridico ha strumenti più efficaci e precisi per intervenire quando un genitore viene meno ai propri doveri, rimettendo ordine nei conflitti. Ma stavolta la legge non agisce per difendere uno dei due ex coniugi, i tribunali si attiva per l’unico interesse che davvero conta, quello della sicurezza del minore coinvolto.

La riforma Cartabia ha introdotto nel Codice di procedura civile l’art. 473-bis.39, una norma che consente al giudice di agire con maggiore incisività. Ammonimenti, sanzioni, penali giornaliere e risarcimenti, l’obiettivo è colpire chi arreca un danno, non solo fisico e pratico, ma anche affettivo, ai proprio figli.
Inoltre non è necessaria una denuncia, questi provvedimenti possono essere presi anche d’ufficio, snellendo la burocrazia e agendo con l’urgenza che la situazione impone. Non si tratta più di pacificare una guerra legale tra ex coniugi, ma di difendere i figli e liberarli dallo status di ostaggi sentimentali.
Non si può negare un abbraccio per vendicarsi di un assegno mancato, l’amore viene prima di tutto, soprattutto quando è diretto verso i più piccoli. La legge prevede sempre un ambiente in cui risolvere le questioni, le aule di tribunale, lasciando fuori e incolumi i figli condivisi.
La sentenza di Verona punisce due comportamenti ugualmente gravi, che si impongono affettivamente ed economicamente sulle spalle del minore, già appesantite dal divorzio in sé. Il messaggio è forte e chiaro, cioè che la responsabilità genitoriale è un impegno, non un’opzione a cui si può rinunciare per comodità o ripicca.
Infatti, anche il genitore che rifiuta di vedere il figlio può essere sanzionato, perché certo l’amore non può essere forzato ma l’affidamento può essere rivisto. I più piccoli hanno il diritto fondamentale di cresce con l’affetto di entrambi i genitori e la legge, finalmente inizia a prendere sul serio la situazione.