
Il bonus per difendersi dagli insetti - (bebeblog.it)
Con l’arrivo della bella stagione, arrivano anche gli insetti. Ecco come liberarsene, senza spendere nulla o quasi. Come richiedere il bonus
Con l’arrivo della bella stagione, la protezione dagli insetti diventa una priorità per molti. Le zanzare, in particolare, possono compromettere il relax estivo e rendere le serate in casa meno piacevoli.
L’agevolazione è accessibile a un ampio numero di soggetti. Possono richiederlo:
- Proprietari di immobili: Che beneficiano di una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per le altre abitazioni.
- Affittuari: Possono sostenere le spese e beneficiare della detrazione, previa intesa con il proprietario.
- Comodatari: Anche in questo caso, è necessario un accordo con il proprietario.
- Familiari conviventi: I familiari del proprietario possono richiedere il bonus se sostengono le spese.
- Condòmini: Per le spese nelle parti comuni dell’edificio, la richiesta di detrazione può essere effettuata dall’amministrazione condominiale.
- Imprese: Anche le aziende possono richiedere il bonus, beneficiando della detrazione IRES per le installazioni effettuate nei locali aziendali.
Il bonus contro gli insetti
Per questo motivo, l’installazione di zanzariere è una scelta comune tra i proprietari di abitazioni. Nel 2025, però, c’è una novità interessante: il bonus zanzariere, che offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese per l’acquisto e l’installazione di queste strutture. È fondamentale, però, rispettare alcune specifiche tecniche e normative per poter usufruire di tale beneficio.

Il bonus zanzariere 2025 non solo rappresenta un vantaggio economico, ma contribuisce anche al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’abitazione. Infatti, oltre a proteggere dagli insetti, le zanzariere possono fungere da schermature solari, riducendo l’esposizione alla luce diretta del sole. Questo aiuta a limitare l’uso dell’aria condizionata durante i mesi estivi, un aspetto particolarmente rilevante per chi desidera sfruttare l’ecobonus. È importante notare che le zanzariere devono possedere determinate caratteristiche tecniche per essere idonee.
Per poter accedere al bonus zanzariere, è necessario che le zanzariere rispettino alcuni criteri fondamentali:
- Tipologia: Devono essere fisse, regolabili e non facilmente smontabili, per garantire una schermatura solare costante.
- Valore GTot: È richiesto un valore GTot inferiore a 0,35, che indica l’efficacia della schermatura della luce solare in relazione al tipo di vetro utilizzato.
- Marcatura CE: La marcatura CE è obbligatoria e attesta la conformità del prodotto alle normative europee.
- Posizione: Le zanzariere devono essere installate su superfici vetrate, come finestre e portafinestre, e non devono essere esposte a Nord.
- Efficienza Energetica: Devono contribuire a ridurre l’uso di aria condizionata nei mesi estivi, abbassando così i consumi energetici complessivi della casa.
Per richiedere il bonus zanzariere, è indispensabile presentare una documentazione adeguata che attesti le spese sostenute. Questo include fatture, ricevute dei bonifici e, se applicabile, la scheda di descrizione degli interventi da inviare all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. In caso di interventi in ambito condominiale, è necessaria anche la delibera dell’assemblea condominiale.
Anche senza lavori di ristrutturazione, il bonus zanzariere può essere richiesto come parte di un intervento integrato dell’ecobonus. La detrazione fiscale del 50% può essere suddivisa in dieci rate annuali di pari importo, rendendo l’agevolazione accessibile anche a chi ha redditi di impresa. Le spese massime ammissibili sono fissate a 60.000 euro, con un risparmio massimo di 30.000 euro per la detrazione. Tuttavia, per i redditi superiori a determinate soglie, sono previsti limiti specifici che riducono l’importo detraibile.
Per accedere al bonus, è fondamentale raccogliere una serie di documenti, tra cui:
- Fatture delle spese effettuate.
- Dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile, se non si è proprietari.
- Scheda di descrizione dell’intervento da inviare all’ENEA.
- Codice alfanumerico Cpdi ottenuto dal portale dell’ENEA.
- Eventuali asseverazioni di un tecnico abilitato.