La psicologa parla di farsa, di una fake news. Per lei quelli non sono bambini, ma bambolotti. Quei corpi sono usciti dal mare, sostiene la professionista, è sono completamente asciutti, quindi si tratta di un falso. Ma i suoi commenti non si fermano qui: con parole decisamente colorite afferma che a lei, comunque, non gliene importa niente. “Se fossero rimasti a casa non sarebbero morti”.
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[img src=”https://media.bebeblog.it/5/51d/selvaggia-lucarelli.jpg” alt=”selvaggia lucarelli” size=”large” id=”200618″]Io mi domando come una che fa la PSICOLOGA, ripeto, la PSICOLOGA, una che ha all’attivo anche un libro sulla tragedia della deportazione degli ebrei di cui va a parlare in tv accanto a una sopravvissuta, a scrivere queste cose. Giuro, a me la gente così fa paura. Qui siamo oltre il bipolarismo 2.0, questo è un imbarbarimento che un giorno finirà sui libri. E più su quelli di psicologia che di storia.
E tu, Alessandra Maggia, fattelo dire: di un lettino, forse, hai bisogno tu.
La psicologa dal canto suo ha chiuso i suoi profili social dopo il polverone sollevato dalle sue dichiarazioni riportate anche dalla giornalista sul suo account di Facebook. L’Ordine degli Psicologi del Veneto, intanto, ha preso le distanze dalle sue parole, additandole come una sconfitta dell’empatia, cosa preoccupante per chi fa lo psicologo. Con tutta probabilità verranno anche aperte due istruttorie contro la donna. Come leggiamo sul Giornale di Mantova, l’Ordine sottolinea che la psicologa non è autorizzata a esercitare la professione. E’ iscritta solo all’anagrafe destinata a chi interrompe gli studi con la laurea triennale in Scienze Psicologiche.

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