Sull’Unione Sarda leggiamo che il bambino chiama una mamy e l’altra mamma: per la legge italiana viene prima di tutto l’interesse preminente dei minori e in questa frase, semplice, ma sicuramente importante, è racchiusa la decisione della sentenza che dà la possibilità al bambino, nato nel 2007, di avere due mamme che lo amano e si prendono cura di lui.
I giudici della sezione per i minorenni della Corte d’appello di Cagliaari hanno accolto la richiesta degli avvocati Roberta Ruta e Umberto Roberto Argiolas approvando l’adozione da parte della donna sarda. E stabilendo che due donne possono essere mamme dello stesso bambino. Anche se non sono una coppia. Si è famiglia quando si persegue con amore lo stesso obiettivo di crescita del piccolo. Di fatto la sentenza ribalta quella di primo grado.
I giudici hanno tenuto conto del legame che c’è tra la 50enne e la 47enne che vivono insieme e dell’aiuto che la mamma sarda ha dato alla mamma senegalese fin dal momento della nascita del ragazzino. Al momento del parto la mamma biologica aveva paura di non riuscire a garantire un futuro al figlio, così l’amica le ha dato una mano, ospitandoli entrambi e di fatto cominciando fin da subito a prendersi cura del bambino, senza sostituirsi ovviamente alla mamma biologica, che spesso è via per lavoro o in Senegal dagli altri figli.
Fondamentali, però, sono state le parole del bambino, che ha detto di voler bene ad entrambe, di riconoscere bene i ruoli di ognuna e di voler continuare con loro la sua vita!
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African Peace Symbol. White woman holds hands with a little native African girl, in Bamako, Mali.




